CRITICA


A cura di Paolo Bernardi PABER


Ho avuto la fortuna di seguire dall'inizio l'evolversi della pittura di Alice. Avendo un buon disegno di base, ha preferito inoltrarsi, dopo le prime esperienze, nel campo più impegnativo dell'astratto.

È riuscita in varie fasi a dare un'impronta molto personale alla sua pittura e giungere ad un astratto informale completamente nuovo rispetto ai normali canoni ricorrenti.

Suoi soggetti sono le metropoli di tutto il mondo con i grattacieli che vorrebbero raggiungere il cielo. Città lontane, miraggio di evasione dalle realtà quotidiane a volte deludenti.
Desiderio di conoscere mondi nuovi, la ricerca di una felicità che immaginiamo sempre lontana.

Queste emozioni vengono espresse con i suoi colori con le trasparenze e nelle velature che definiscono i soggetti. Le città sorgono da albe gelide e nebbiose,
si perdono in tramonti infuocati o in esotici cieli orientali. Immerse in un'atmosfera senza tempo di antiche fiabe.
I suoi lunghi ponti sospesi collegano vecchi e nuovi continenti. Indicano una strada per raggiungere un luogo incantato dove troveremo tutti i nostri sogni.

Da un attento esame alle opere, colpisce la sua gestualità quasi sempre spontanea che si manifesta in tratti colorati o macchie di colore improvvise che in una prima analisi sembrano quasi fuori luogo,
ma nel contesto generale del quadro risultano essenziali alla parte espressiva e alla bilanciatura dell'opera.

Sono evidenti le emozioni e la sensibilità di Alice oltre che nelle trasparenze, nelle combinazioni e negli abbinamenti di colori che di solito si tende a non usare e diventano quindi molto personali ed interessanti.
Arrivano a risultati inaspettati, donano al quadro una luce magica, intensa, a volte violenta o infinitamente sognante.

Le canzoni dipinte dei The Rolling Stones esprimono l'urlo di ribellione o la preghiera silenziosa verso un infinito che non si lascia raggiungere.
Talvolta ritorna a soggetti volutamente più figurativi e riconoscibili. Città italiane o i particolari più conosciuti di famose capitali... è un momento di raccoglimento artistico,
prima di partire verso nuovi orizzonti alla ricerca di un cielo pieno di stelle.




a cura della Dott.ssa Felicia La Spisa

I quadri di Alice colpiscono per l’urgenza espressiva che scuote, trascina dentro, per la forza e

l’immediatezza del gesto pittorico.

La loro essenza si sviluppa in tre tempi come un profumo:

note olfattive di testa rappresentate dai colori. L’intensità del colore, la sfumatura struggente dei

toni contrastanti, tocchi di colore caldo che emergono da declinazioni di tonalità fredde. Colori che

bussano alle porte dell’alba, che strappano il velo della notte, che esplodono inseguendo le forme

dando senso alla velocità, danzano al ritmo in linee verticali... blu e giallo, calma ed introspezione,

movimento e creatività note di cuore, costituite dall’insieme di note stabili, complesse che evolvono
nel tempo svelando la personalità del profumo, nei quadri rappresentato dalla struttura grafica.

Nei quadri sfilano città che sussurrano riflesse nell’acqua, che gridano tra nuvole e bagliori di fuoco,
che resistono nella dissolvenza di forma e colore, monumenti surreali che emergono dal buio vestiti
di sogno e dinostalgia; esili ponti disegnano traiettorie temporali tra passato e futuro...inseguono strade
che si scontrano: il cuore è la città nel suo aspetto onirico, simbolico

note d’anima ciò che resta dentro ogni osservatore alla presenza del quadro, la scia delle emozioni

permette di scoprirne il messaggio: un invito a permettersi un’immersione nelle emozioni forti, ad

uscire dall’ombra, a manifestare se stessi e la propria vera identità.

Per ulteriori informazioni: info@alicebernardi.com